ANNO 2014 : TENDENZE E PREVISIONI
Dopo essere stato un’eccezione in
Europa, il mercato immobiliare francese conosce a sua volta numerosi
complicazioni. E’ combattuto tra fattori negativi e positivi. La stagnazione
economica, la disoccupazione elevata, le misure fiscali e la sopravvalutazione
dei prezzi provocano la domanda al ribasso. Inoltre, dal 2012, le regole in
vigore sul mercato dell’immobiliare sono molto cambiati : soppressione del
prestito a tasso zero e riduzione dei privilegi fiscali per esempio.
Dal primo settembre, i
proprierari sono ormai esonerati d’imposta sulla plusvalenza dopo 22 anni, ma
rimangono debitori dei prelievi sociali durante 30 anni. E godiscono di un
riduzione eccezionale del 25 % durante un anno (fino al 31 Augusto 2014). Questo
provvedimento temporaneo aspirando a decongestionare il mercato e dunque fare
abbassare i prezzi, potrebbe non produrre gli effetti aspettati. Certo, il
numero di beni messi in vendità dovrebbe aumentare, ma quest’atto troppo
complicato per i privati non creerebbe lo shock di offerta aspettato.
Tutto lascia pensare che i prezzi dell’immobiliare continueranno a crollare
durante l’anno 2014. Nessuno può prevedere quale sarà la dimensione generale di
questo calo dei prezzi. I parametri che possono influenzarlo e l’atteggiamento
degli attori sono difficilemente quantificabili. Quello che è sicuro, è il
ritmo che terranno i piccoli mercati. Non è utile studiare i dati globali per
finalizzare il suo progetto. Bisogna soprattutto interessarsi al suo mercato
immobiliare locale. I beni di qualità localizzati nei centri delle grande città
hanno sopportato solo diminuzioni limitate, mentre nei settori allontanati, i
prezzi sono calati di oltre il 30 % rispetto al picco del 2007 – 2008. Ogni
settore a le sue specificità.
I FATTORI POSITIVI
Le incertezze riguardando le
pensioni e il mercato dell’impiego spingono ognuno di noi a garantire il suo
avvenire, cioè essere proprietario. Nel 2014, i volumi di vendità potrebbero
stare paragonabili a quelli di quest’anno, maldrago un legero aumento dei
crediti accordati gli ultimi mesi.
In questo contesto abbastanza
vago, gli acquirenti potenziali dovrebbero rimanere esigenti di fronte a
venditori che imputano con alti prezzi. Invece, i beni correttamente posizionati
(sul mercato) dovrebbero vedere la scadenza di vendita diminuire. Inoltre, il
calo dei prezzi immobiliari intaccata nel 2012 non viene da un simplice adattamento.
Sembrerebbe che il mercato immobiliare francese sia all’inizio della fase di correzione che rimane piana e graduale, a causa delle specificità. E finalmente,
la domanda non è di sapere se 2014 sarà un buon anno per investire, perché
sappiamo tutti che è sempre il momento ideale se corrisponde ad un progetto di
vita.
L'EVOLUZIONE DEI PREZZI DELL'IMMOBILIARE
La fine del ventesimo secolo è
stato toccato da uno slancio del prezzo della pietra in tutti i paesi, ma dalla
metà degli anni 2000, il crollo del prezzo dell’immobiliare è una tendenza in
alcune regioni del mondo.
I prezzi degli
appartamenti continueranno a calare come in 2013 ? Dobbiamo temere un aumento
dei prezzi ? I tassi di prestito rischiano di rialzare ? Riguardando l’evoluzione
dei prezzi, il livello dei tassi di credito è il fattore determinante. Nel
2014, il rilievo della variazione dei tassi di credito dovrebbe stare
abbastanza limitato. Analizzando tutti gli elementi che possono avere un
impatto sull’evoluzione dei prezzi, dismostra che nessuno tende verso un
aumento.
BILANCIO PER L'IMMOBILIARE IN FRANCIA 2014
Per riassumere l’anno 2013 per l’immobiliare,
possiamo dire che ha confermato le tendenze che erano state sistemate :
1/ I tassi per i crediti immobiliari
hanno continuato il loro movimento di calo fino alla metà dell’anno. Hanno
battuto nuovi record storici. Il punto più basso è stato raggiunto sui mutui
immobiliari contratti in giugno 2013 con un tasso medio del 2,89 %. Poi, questi
tassi sono legermente rialzati per raggiungere il 3,09 % sulla fine dell’anno
2013. Una stabilizzazione dei tassi a un livello molto basso non permette di ridare più potere d'acquisto alle famiglie, perché l'impatto dei tassi sul costo di un acquisto rimane insignificante rispetto a quello del prezzo. Dovremmo quindi conservare dei tassi immobiliari molto allettanti.
2/ I volumi di
vendita rimangono molto bassi. Gli acquirenti sono molto più sospettosi sulla
qualità dei beni e soprattutto sui prezzi. Di conseguenza,, l’evoluzione dei
prezzi dell’immobiliare nell’antico dovrebbe chiudersi da un calo del numero di
transazione nell’antico compresa tra il 10 et il 15 % rispetto agli anni
passati e oltre il 15 % pr l’immobiliare nuovo. I dati definitivi saranno
conosciuti solo alla primavera 2014. Le condizioni eccezionali di finanziamento
avranno permesso di evitare un blocco più importante del mercato e dati meno
scadenti del 2012.
3/ Troviamo una ripartizione in tre zone per le diminuzioni di prezzo dell’immobiliare nel 2013. Era localizzata nelle zone rurali a ha continuato a generalizzarsi e a diffondersi in tutta la Francia. Così, anche a Parigi i prezzi diminuiscono. Per le città che non sono parte di grandi agglomerati urbani francesi o che soffrano economicamente, il calo dei prezzi è diventato forte nel 2013.
4/ Il livello di disoccupazione sta molto elevato e la situazione economica è tesa. Aggiungiamo a questo diversi aumenti d’imposte e di tasse alle quale i francesi devono essere di fronte. In questo contesto difficile, il numero di famiglie in capacità di comprare un bene immobiliare si riduce, e soprattutto il loro budget è meno importante. Peraltro, lo Stato investe miliardi all’anno per sostenere e incoraggiare il mercato immobiliare da diversi modi. In un contesto di riduzione dei deficit, è poco probabile vedere manifestare aiuti importanti di sostegno alla domanda.
L'ATTEGGIAMENTO DELLE BANCHE E DEI FRANCESI
Le banche sono rimaste sospettose, hanno molto insistere sulla qualità del dossier del acquirente. I tassi di contrinuto, i livelli d’indebitamento e la durata dei rimborsi sono studiati più attentivamente e i finanziamenti non sono più accordati così facilmente di prima. Avremmo potuto credere che questi tassi a un livello molto basso su tutto l’anno avrebbero dinamizzato le vendite e provocato un aumento dei prezzi ma non è stato il caso. I tassi bassi hanno evitato un crollo veloce dei prezzi.
Un altro elemento maggiore fa pressione sui prezzi delle case e li porta
verso il basso : la visione dell’immobiliare, che ha cambiato il comportamento
dei francesi. Così, dopo due anni di blocco del mercato, gli acquerenti si
fanno sempre più rari. Con prezzi tanti elevati rispetto ai redditi e un ciclo
in ribasso, i rischi di fare un affare sbagliata sono molti più presenti. I
rischi di minusvalenze in caso di rivendita in qualche anno sono reali : modifcano gli atteggiamenti.
CAMBIANMENTI DI FISCALITA IN CORSO
Per 2014, diverse modificazioni di fiscalità avranno un impatto sull'evoluzione del mercato immobiliare.
1/ Abbattimento fiscale del 25 % sulle plusvalenze immobiliari delle second home dal primo settembre 2013 fino al 31 Augusto 2014, per incitare i proprietari di questo tipo a rimetterli sul mercato.
2/ Suppressione degli abbattimenti per le plusvalenze sui terreni di costruzione : Dal primo giugno 2014, non ci saranno più nessuno abbattimento possibile per durata di detenzione sulle plusvalenze immobiliari realizzate durante la vendita di un terreno. Il totale della plusvalenza netta sara tassata al 34,5 % (19 % per la tassassione e 15,5 % per i prelievi sociali). Questo disegno di legge doveva uscire nel 2013 ma era stato riportato.
3/ Quale sono le conseguenze per un progetto di acquisto o di vendita ? Conoscere perfettamente il mercato immobiliare e le tendenze permette di prendere le buone decisioni per un progetto eventuale. La situazione attuale chiede agli acquerenti di essere prudenti per limitare i rischi finanziari e incita i venditori a non mostrarsi troppo golosi per non ritrovarsi con una vendita bloccata. Se avete una casa da vendere, ogni giorno che passa provoca una diminuzione del suo valore. Aspettare per vendere : un scommessa rischiato. Per quelli che vogliono comprare, è importante di analizzare il contesto attuale e le tendenze per 2014.
LE RESIDENZE SECONDARIE IN FRANCIA
UN RECORD
La Francia è il campione del mondo di seconde case. Dispone da 3 milioni di residenze secondarie, utilizzati per i week end, i tempi liberi o le vacanze, secondo un censimento dell’INSEE (ISTAT Francese). Il settore rappresenta circa il 10 % delle abitazioni francesi. Diviso in tre grandi terzi/o al mare, in campagna e in città o sulle montagne. Con una particolarità : un costo molto alto di manutenzione (dal 2 al 4 % del loro valore).UN FENOMENO DELL'ANCIEN REGIME
Il fenomeno risale alla
monarchia. I nobili avevano le loro proprietà in provincia, ma dovevano avere
un palazzo a Parigi o Versailles. L’abitudine du avere un piede nella capitale
e un altro nel paese ha continuato a diffondersi. Al tempo della Seconda Guerra
Mondiale, c’erano 250 000 di queste “second home”. L’arricchimento
generale delle Trenta Gloriosi ha democratizzato il sistema. L’INSEE ne contava
1,7 milioni nel 1975. Nuova accelerazione con il TGV che accorcia i viaggi, le
35 ore che allugano i week end e per finire, l’euro che allarga il mercato
europeo.
UN BILANCIO ECONOMICO CHE CONTRIBUISCE ALL'IMPIEGO
Un proprietario occupa la sua seconda casa in media 6,6 week-end all’anno, cioè un totale di 30 notti all’anno. Anche tenendo conto del prestito della casa ai genitori o agli amici, l’occupazione totale è solo di 42 notti all’anno, cioè un tasso di occupazione annuo del 12 %. Con questi dati, ogni hotel andrebbe in bancarotta.UN MERCATO CHE CONTINUA A CROLLARE
In crisi dal 2008, il mercato subisce anche l’effetto
delle nuove misure fiscali. Risultato : un crollo vertiginoso delle transazioni
e dei prezzi. L’occasione di fare affari. Numerosi proprietari ci rimangono
male perché nei primi mesi 2013, è l’ecatombe sul mercato della residenza
secondaria. Già destabilizzato dalla crisi del 2008, che a fermato di colpo le
voglie di iodio e di verde, il settore subisce anche da un anno l’impatto di
misure fiscali dissuasive, come la fine dell’esonero dalla plusvalenza alla
rivendita dopo 15 anni. Allora, a differenza del mercato della residenza
principale, indebole ma resistente, quello della residenza secondaria non ha
ancora smesso di crollare. Con un’accelerazione fenomenale del calo dall’estate
2013.
DEI PARADISI VERDI DIVENTATI NO MAN'S LAND
L’euforia è finita ! Se tra il 2002 e il 2007, le “bastides” (grande casa
di campagna o piccolo castello tipico della Provenza) sono stati oggetto di “chi
offre di più” impressionante, specialmente dalla parte della clientela
straniera pronta a offrirsi al prezzo dell’oro un piccolo terreno di Provenza o
Normandia, questo periodo è passato. Il mercato non si è mai rialzato della
crisi, nonostante brevi periodi di falza riprese, soprattutto nel 2010.
Prima, sono le case isolate, situate lontano dai centri turistici, che
hanno rapidamente monstrato segni di rallentamento. Molto velocemente, il numero
di beni da vendere è diventato impressionante. In questi paradisi verdi un
tempo cercati, il numero di transazioni è diminuito del 30 al 50 % in cinque
anni. Diventate no man’s land, queste campagne ormai rigurgitano di abitazioni
in vendita da mesi, e perfino da anni. Mentre acquirenti hanno quasi sparito...
E quando per caso un bene trova un cliente, si vende solo alla metà del prezzo
indicato. Un’occasione che i più furbi degli acquirenti hanno già colto al volo,
come i francesi espatriati a Bruxelles, Ginevra o Londra ! Questi ultimi
sembrano avere lasciato il paese per tornare meglio e apprezzare il lusso della
campagna francese, a prezzi bassi !
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